Al fine di stabilire quali elementi in legno attaccati da insetti xilofagi possano essere salvati e conservati mediante i trattamenti antitarlo e quali, invece, richiedano interventi più complessi di manutenzione straordinaria come operazioni di sostituzione o consolidamento, la nostra azienda è in grado di realizzare accurate indagini strutturali anche avvalendosi di sofisticati strumenti quali il resistografo.
Questo strumento ci consente di rilevare con assoluta precisione la variazione di densità dei legni e perciò individuare i vuoti prodotti dalle termiti o altre forme di deterioramento generate da tarli, carie, muffe o qualsiasi altro fattore possa aver compromesso l’integrità di travi, capriate, pilastri e vari elementi portanti di un tetto o qualsiasi altra struttura in legno. Penetrando il materiale con un sottilissimo ago-sonda, il resistografo ci restituisce in tempo reale un grafico attraverso il quale è possibile leggere gli eventuali danni non visibili causati da parassiti o altri fattori ambientali di diversa natura. Attraverso queste analisi strutturali la Biolignum è anche in grado di fornire supporto ad altri tecnici e professionisti del settore incaricati di accertare nei più diversi contesti se esistano o meno rischi per la sicurezza e se i legni oggetto della diagnosi possano ancora essere valutati idonei se sottoposti a prove di carico.
Ogni nostra ispezione è mirata a determinare con esattezza le cause biologiche o ambientali che hanno compromesso i manufatti lignei e in particolar modo ad accertare l’entità dei danni causati dai parassiti. Questo ci consente di progettare un intervento specifico per ogni singolo contesto adottando le tecnologie più appropriate per ogni situazione. L’analisi visiva – il cui ruolo decisivo è ovviamente determinato dall’esperienza – è sempre accompagnata da strumenti indispensabili come termocamere, igrometri, sonde video per l’ispezione degli angoli più remoti e microscopi digitali per l’analisi del rosume, al fine di decifrare il quadro generale con la maggiore chiarezza possibile.
Le prove resistografiche sono prove non distruttive (PND) adeguate anche a contesti in cui i manufatti siano sottoposti a particolari esigenze di tutela e possono essere impiegate sia sui legni in opera – come nel caso di coperture in legno, recinzioni e altri elementi portanti murati o interrati – sia sui legni vivi, come nel caso di viali alberati per cui si renda necessario verificare le condizioni della pianta con lo scopo di prevenire situazioni di pericolo per la viabilità.
